Viviamo una fase delicata del mondo, una frase confusa nella quale chiunque può sentirsi inadeguato, in balia delgi eventi, calati in un clima ostile, in cui impera il turbamento profondo di una crescente mancanza di scopi, di energie sane, di slancio verso il domani. Ecco, il significato e l’obbiettivo di ciò che leggerte sono qui, in questo punto esatto. Nel dovere di partecipare, di offrirsi raccontandosi, con la certezza di poter rappresentare un esempio per tanti.
Dedicato a mio figlio Fabio Massimo
Caro amore per sempre, proiezione della mia vita.
Chi leggerà questo libro si troverà di fronte al racconto di una vita, di un percorso di una donna, di una madre, di una imprenditrice, caratterizzato da una individualità molto spiccata, predominante, con la convinzione che, solo se si hanno idee chiare e percorsi chiari, si possono raggiungere gli obiettivi prefissati. A volte, profondamente individualista.
Qualcuno potrebbe sorridere nel pensare che la progettualità in età adolescenziale possa concretizzarsi, alla fine, con la forza di carattere e la volontà di arrivare, portando a termine il proprio percorso di vita. Molti potrebbero rimanere affascinati tra la realtà e il sogno dei nostri desideri individuali. Il mio essere così decisa, così orgogliosa delle mie idee, potrebbe apparire eccessivamente determinato, ma è questo che mi hanno trasmesso i miei genitori: impegno, sacrifico, volontà. Questo è l’unico percorso che ti porta al raggiungimento degli obiettivi. E forse in qualche modo il mio carattere inclusivo ha determinato il raggiungimento di tante mie proiezioni, insieme al mio senso di sfida verso la vita.
È come se il desiderio di affermazione fosse stato fissato dall’obiettivo di far crescere il cognome di mio padre, di modo che potesse portare nel tempo anche la sua immortalità.
Tutto quello che ho raccontato emerge da una vita vissuta, fatta di lotte continue e di difficoltà superate con il coltello tra i denti.
Una vita nella quale nulla è stato garantito o gratuito, ma tutto è stato conquistato.
Ti sarò sembrata perseverante, anche un po’ maniacale, ma non conoscevo altra modalità per poterti assicurare un futuro solido, che consentisse di proseguire e rafforzare il percorso di vita che intendo la-
sciarti. Questa è la mia personalità, la personalità determinata è l’unica nostra ricchezza, la famiglia ci dà una personalità chiara e forte, se abbiamo la fortuna di avere genitori coraggiosi in questi tempi così profondamente ostili. Non ho mai nascosto le mie scelte e spesso ho deciso di non venire a patti con il mondo esterno: è accaduto tutte le volte in cui le circostanze non erano idonee al mio modo di vedere le cose. Ti dico tutto questo soprattutto perché tu capisca, Fabio Massimo, che solo la fiducia in noi stessi, nella nostra forza, nel nostro carattere, nella capacità di non cedere mai, di fronte a niente e a nessuno, è la strada che porta alla realizzazionedei nostri obiettivi, è ciò che ci guida a concludere, a realizzare davvero il nostro progetto di vita. Del resto, è questo il sacrosanto diritto di ogni essere umano, vivere per realizzare i propri obiettivi.
Quello che, come sai, continuo a chiamare “progetto di vita”.
È stato mio, ora è nostro.
E concludo chiedendoti scusa: in tutti questi anni avrei voluto esserti ancora più vicina, ma adesso desidero tramandarti gli stessi insegnamenti che mio padre mi ha trasmesso perché noi siamo ciò che pensiamo e realizziamo, siamo ciò che ci prefiggiamo.